#VandalismoLetterario, un atto di creazione

Vi è mai capitato di chiedervi se l’ebook che state leggendo sia fedele all’originale? Se il file che avete downloadato contenga realmente ciò che avevate intenzione di sfogliare, oppure, è il frutto di un atto di Vandalismo Letterario?

Il Vandalismo è un movimento artistico che promuove la vandalizzazione di libri altrui. Nella pratica, si prendono dei libri (in formato ebook), si modificano e si rimettono sul web senza indicazioni sulle avvenute modifiche.

Secondo l’autore del Manifesto fondativo della nuova corrente, che si sta diffondendo in Rete, vandalizzare un libro è un atto di carità, compiuto per il bene degli altri – un lavoro anonimo, che non chiede nulla: mi pare che Cristo, nel “discorso della montagna” dica che così deve essere fatta l’elemosina – perché non è detto che i grandi (come i piccoli) autori non possano sbagliare e che le loro opere non possano essere migliorate.

Dickens potrebbe aver dimenticato un paragrafo che renderebbe la sua opera migliore? È quasi impossibile ma, sì, alla fine, è possibile. Ed è nostro obbligo correggere, migliorare. Tutti sono umani, tutti possono sbagliare, tutti possono non essere perfetti. Onore, infinito, agli autori ma nessuna divinizzazione. Il mondo è fluido. Quello che conta è solamente l’opera che, in questo momento, viene letta. E che migliorerà (…)
In fondo non si corregge un errore su Wikipedia se lo si trova?

Come migliorare-vandalizzare un libro

Modificare un libro elettronico non è difficile per chi conosce un po’ l’informatica (oggi ci sono dei tutorial, dei manuali che spiegano come farlo)

Richiede molto lavoro, cura e fatica come per ogni altra letteratura:

– una prima lettura veloce con minime o nessuna correzione;

– una seconda lettura prendendo appunti, una revisione ragionata del testo;

– una terza lettura con eventuali modifiche alle modifiche fatte;

– una quarta rilettura del romanzo per avere la sicurezza di aver fatto un buon lavoro.

Leggere in questo modo, sempre secondo Il Vandalo, come fanno gli scrittori e gli editor, rimescola completamente le “carte della lettura”: l’atto di leggere diventa creativo nel modo più puro e vero, non solo una teoria come raccontano stupendamente Bachtin o Barthes: ero lettore e scrittore allo stesso tempo.

Manifesto del #VandalismoLetterario

Il vandalismo è nato e sta crescendo perché è legato in modo indissolubile con la letteratura digitale.

Con gli ebook, con la letteratura elettronica, si ha la vera rivoluzione: tutti possono modificare un libro, basta saper scrivere; e il risultato non è una nuova opera ma l’opera stessa modificata.

Gli ebook hanno rivoluzionato la letteratura molto, molto di più di quello che i commentatori credevano: non è solamente il prezzo o la diffusione o la catena produttiva o il rapporto scrittore-editore-lettore ad esserne modificato, è l’essenza stessa della letteratura ad essere stata stavolta e il vandalismo è stato il primo movimento a rendersene conto.

Il mondo della letteratura elettronica e quello della letteratura orale sono tornati vicini. Siamo tornati al periodo di Omero, di prima di Omero, dopo un piccolo intermezzo in cui le parole erano fissate per sempre.

La letteratura elettronica avrà la diffusione capillare di quella stampata (ancora di più) e la sua velocità di diffusione (ancora di più) e la sua semplicità di fruizione (ancora di più); ma anche la mobilità, la modellabilità della letteratura orale: le storie cambieranno, ridiventeranno di nuove vive (senza gli assilli della
proprietà, una delle cose più assurde del mondo, e degli autori) e autonome.

Non si potrà fermare il vandalismo perché, semplicemente, è la nuova forma della letteratura. Pare che molti lettori cerchino volutamente dei libri vandalizzati per leggerli o migliorarli. Lo credo, quando si prova la sensazione di libertà di un libro veramente aperto, ne parlo per esperienza diretta, è impossibile tornare indietro.

Inoltre, per la stragrande maggioranza, i libri vandalizzati sono migliori (oltre ad essere gratuiti).

Spero di aver dimostrato, con queste righe, che vandalizzare un’opera letteraria, un classico o un qualsiasi altro scritto, non è un atto di distruzione ma di creazione.

Che siate d’accordo oppure no, è un fatto che il Web ha rivoluzionato il mondo quando ha permesso a tutti di accedere facilmente alle informazioni come fruitori e allo stesso tempo diventarne principali produttori. Quindi, attenzione ai Vandali, potrebbero non sbagliarsi.

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2 risposte

  1. Credete sia un bene il non poter essere sicuri della veridicità di ciò che si sta leggendo?
    Sarebbe come parlare con qualcuno e scoprire che i suoi pensieri non sono veri.
    Ritengo che chiunque ami davvero la letteratura, chiunque trovi in un libro la più dolce compagnia non può che opporsi a questo scempio chiamato Vandalismo.

    Se pensate di volerne sapere di più, o volete agire, unitevi a noi!
    http://www.facebook.com/pages/Purismo/412014038859733?fref=ts

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