Angela C.: “un uragano in adozione”

copertina dell'ebook Un uragano dai capelli rossi

C’è una pagina su Facebook, Scrittori & Co, che sta lavorando affinché gli indipendenti trovino sempre più occasioni di promozione per i propri libri. Ed proprio tramite il gruppo che hanno messo su che ho conosciuto Angela C. autrice dell’Ebook in Adozione del mese.
Angela viene da un piccolo paesino costiero del Molise, dove mare e cielo si confondono, e il suo sogno è riuscire a far conoscere le sue storie a più persone possibile.

“La vita non sempre ci dà la possibilità di fare ciò che desideriamo”, mi dice, “ma se mi pongo un obiettivo non mi arrendo fino a quando non lo porto a termine e attualmente cerco di utilizzare tutto il tempo che ho a disposizione per fare ciò che amo”.

Sembra proprio che Angela sia sulla giusta strada, visto che ha iniziato a pubblicare nel 2020 e con “Un uragano dai capelli rossi” è già al suo terzo romanzo. Ha pubblicato anche con la PAV edizioni, casa editrice per la quale ha curato anche un’antologia tematica: “Come non uccidere l’amore”; partecipa inoltre a diverse iniziative come “Artisti Uniti per la Pace” a favore dei bambini ucraini.

Oggi però ci presenta una storia d’amore ironica e allegra, un romanzo autoconclusivo ambientato in una New York autunnale, “da leggere tutta d’un fiato!”.

“Un uragano dai capelli rossi” – Sinossi

copertina dell'ebook Un uragano dai capelli rossiKendra è una rossa testarda, sognatrice e per giunta sfigata… c’è sempre qualcuna più spregiudicata di lei a soffiarle da sotto il naso ciò (e chi) vuole!
Daniel è un uomo che ha tutto: denaro, bellezza, fama, una carriera di successo nel mondo della pubblicità e una fidanzata modella invidiata da tutti.
Ma come un temporale arriva all’improvviso, anche nella vita tutto può cambiare: i sogni di Daniel, gettati in mare dentro una bottiglia tanto tempo fa, torneranno a galla per via di un uragano. Un uragano dai capelli rossi!
Cosa accadrà quando i due casualmente si incontreranno? Ci sarà una storia d’amore col bellissimo capo dell’agenzia pubblicitaria e i suoi stupendi occhi azzurri o scoppierà una guerra? E dai messaggi via chat col misterioso Louis, di cui non ha mai visto una foto né sentito la voce, potrà nascere qualcosa di più di un’amicizia?

Estratto – Ascolta su Alexa

Il mio primo giorno da disoccupata.

Ho preso l’auto e sono tornata a casa a salutare la mia famiglia che abita a Bridgeport, un’oretta buona da New York, dove vivo con una mia amica, per un lavoro che non ho più.
Arrivo davanti casa, una villetta bianca, vedo il cancello aperto, mia madre è all’interno.
Scendo, entro nel vialetto e guardo le piccole aiuole fiorite che lei cura personalmente. Suono il campanello, mi apre quasi immediatamente.

«Kai! Cosa ci fai tu qui?»

«Mamma! Questa sì che è un’accoglienza!»

«Kendra Davis! Non hai un telefono?»

«Mamma! Sono tornata a casa mia. Ho le chiavi, ricordi?»

«Sì. Ma io sto uscendo. Tra dieci minuti dalla mia amica Leah c’è una dimostrazione di cucina texana.»

«Bene, Ci vediamo a pranzo.»

«Resto a pranzo da Leah. Tuo padre e le tue sorelle vanno a mangiare da nonna Kendra. Vai anche tu lì.
Fatti dare un bacio, nel caso in cui tu riparta prima del mio rientro, io faccio tardi. Tanto ci vedremo domenica. A proposito, perché non sei al lavoro?» chiede correndo lungo il vialetto.

Non rispondo, tanto è già andata via.
Entro in casa. Mi reco in cucina, una bella stanza bianca, sul grosso tavolo centrale c’è un vistoso centrotavola con della lana, mia madre sferruzza sempre. Apro il frigo, prendo un bicchiere di latte.

Benvenuta, Kai! Che sorpresa vederti oggi! Tutto bene, Kai? Sì mamma, tutto bene, sono stata solo licenziata. Ma ho altri due mesi pagati. Ci riuscirò a trovare uno schifo di lavoro, prima? Immagino in un breve monologo.

Appoggio il bicchiere nel lavabo e esco per una passeggiata al mare.
Raggiungo Seaside Park, prendo in auto i giornali che ho comprato con gli annunci di lavoro e mi avvio. Siamo a fine settembre. Adoro il mare con la spiaggia deserta dopo la bolgia estiva, finalmente le acque trovano pace.
Come sarebbe essere mare?
In estate preso d’assalto, chi corre, chi nuota, chi gioca, chi lo solca con le moto d’acqua, le canoe, le barche. Secondo me è uno stress!
Non può fluttuare le onde dolcemente, cullare le sue creature tranquillamente.
E la spiaggia?
Le urla, le buche, i giochi, il caos.
Ora sembra finalmente riposare, come un umano dopo una notte di orge. Il colore è più azzurro, le onde sembrano arrivare a riva lentamente, per non turbare il silenzio.
Mi siedo sulla sabbia fresca e chiudo gli occhi. Solo lo sciabordio delle onde cullano i miei pensieri. Resto così fino a che non sento dei passi avvicinarsi, apro gli occhi, un cane mi passa a pochi centimetri correndo come un folle.
Neppure il cane mi vede!
Il padrone cammina sul bagnasciuga con il guinzaglio vuoto. Mi alzo, mi sposto più indietro su una panchina. Prendo la penna e inizio a leggere le offerte di lavoro. Sembrano tante, ma non trovo nulla di interessante. Cerchio qualche richiesta di babysitter, mal che vada farò anche quello.
Mi annoio.
Mi accorcio i pantaloni e tolgo i sandali, cammino sul bagnasciuga e guardo l’onda che mi arriva vicino quasi a sfiorarmi. Sembra un gioco, un andirivieni come se mi volesse toccare i piedi ma non ce la fa, poi riprende la rincorsa e riprova.
Trovo una conchiglia, la prendo, la metto in tasca.
Una bottiglia va avanti e dietro tra le onde.
Sembra una di quelle della birra piccola.
Che incivili. A casa loro fanno lo stesso? Bevono e buttano i rifiuti per terra?
La prendo con l’intenzione di buttarla al cestino.
La bottiglia ha un tappo di sughero e dentro un biglietto arrotolato.
Un messaggio in bottiglia affidato alle onde.
Asciugo le mani e la bottiglia con un Kleenex. Torno indietro sulla panchina. Poggio i giornali e la apro.
La carta è un po’ ingiallita. Il messaggio non è recente, quindi.

A te affido la mia vita (…) Smetto di lottare, di provare a inseguire mete irraggiungibili (…) Lascio a te onda che non conosci approdo, il mio destino.

Alla fine è riportato un numero telefonico.
Rileggo il messaggio varie volte, non c’è data, né firma. Solo il numero di cellulare. Questa persona è più matta di me! Vorrei telefonare, ma mi trattengo.
Reinserisco il messaggio nella bottiglia, la tappo e metto in borsa.

“Un uragano dai capelli rossi” di Angela C. è disponibile su Amazon Kindle Store e gratuitamente su Kindle Unlimited.

Pensi che possa essere utile a un amico? Condividi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe interessarti anche:

Unisciti agli Scrittori dell'Era Digitale

eBook & Media Kit

Scopri i segreti per lanciarti alla grande con il tuo libro online, 25 pagine e schemi da usare subito per:

  • prepararti a pubblicare al meglio
  • trovare i tuoi lettori sul Web
  • ottenere attenzione e recensioni