Cosa sono e come si progettano i libri gioco – intervista a Davide Bonvicini

Oggi avremmo dovuto “adottare un ebook” e invece abbiamo finito per adottare uno scrittore. Si tratta di Davide Bonvicini, esperto di libri gioco e vincitore nel 2011 del concorso Corti di Librogame’s Land con “Alla luce del buio”. Dal 2012, rende disponibili gratuitamente sul proprio blog molti dei suoi racconti. A luglio 2013, “Il Censore” viene selezionato per l’antologia “Fantasia 3000”. Nel gennaio 2014 pubblica “Il Sentiero”, breve racconto gioco di fantascienza, per Origami Edizioni.

Capite da soli che era perfetto per spiegarci, oltre ai motivi per cui oggi un autore sceglie di autopubblicarsi, anche come e perché la narrativa interattiva sia un settore su cui puntare.

Allora, Davide, cosa sono e come si progettano i libri gioco?

“Non ci sono regolamenti di gioco né interventi del caso. Compito dell’autore è creare le diverse linee della trama, scegliere se e come farle intersecare, individuare la sequenza di azioni che porteranno a un esito piuttosto che a un altro. Se l’autore ci tiene a fare un buon lavoro, non mancheranno i grattacapi, ma nemmeno le soddisfazioni!

Nella maggior parte dei casi, il libro gioco è in realtà un gioco di ruolo a singolo giocatore – storicamente, è nato proprio così! In questo caso la componente ludica è molto più importante: entrano in ballo regolamenti a volte assai complessi (punteggi, caratteristiche a scelta, oggetti) e quasi sempre è presente il fattore caso: lanciare dadi, estrarre numeri da tabelle, lanciare monete… Tanti modi per simulare un destino imprevedibile, che aumentano la longevità del “prodotto”.

So benissimo che il boom dei videogiochi ha tolto gran parte dell’appeal a questo tipo di lettura, fin dagli anni Novanta. Ciononostante, sono convinto che la letteratura interattiva sia ad oggi uno strumento assolutamente unico, con molte cose ancora da dire.

Poi lo sviluppo dei lettori di ebook è eccellente per opere come la mia, dove non necessitano “dadi, matita e gomma”. D’altro canto, tutti i libri gioco a struttura complessa sono ottimamente resi tramite app per smartphone e tablet: in questo campo ci stiamo muovendo anche in Italia, mentre all’estero ci sono realtà già ben affermate”.

Possono essere un’opportunità per aspiranti scrittori?

“Certo! Sono convinto che sia sufficiente leggere un solo testo interattivo per capirne le immense potenzialità.
Aggiungo che non mi piace vedere i libri gioco come “letteratura di serie B” o “appunti per una sessione di gioco di ruolo”. Gli aspiranti scrittori, così come danno del loro meglio per scrivere un buon testo “tradizionale”, devono sapere che gli ingredienti per realizzare un buon libro gioco sono gli stessi. La progettazione a monte può essere molto impegnativa, ma il (libro-) gioco vale sempre la candela.

Anche il tuo ultimo racconto, “Liberami, disse l’uomo” (Narcissus, 2014 ), è stato presentato per i Corti di Librogame’s Land. In che consiste esattamente il concorso?

Librogame’s Land è il portale italiano dedicato ai libri gioco. Miniera di informazioni sulle serie storiche, presenta materiale in download libero e articoli mensili sulle novità del settore. Ospita la collana LibriNostri, dove gli autori possono scegliere di rendere disponibili gratuitamente i propri libri gioco – fanfiction delle collane esistenti o progetti completamente nuovi. Il forum di Librogame’s Land è molto vivace, ed è fucina di varie altre iniziative.
Il Concorso dei Corti è una gara dedicata alla narrativa interattiva: gli autori possono presentare uno o più racconti gioco, che verranno pubblicati anonimamente e valutati sul forum del sito. Secondo le ultime regole (che comunque variano di anno in anno), la lunghezza massima degli elaborati è di 15.000 parole, per un massimo di 50 paragrafi di gioco.
L’edizione 2015 sarà la settima, e la pubblicazione del bando è prevista per il prossimo dicembre”.

Infine, la domanda di rito: perché hai deciso di autopubblicarti?

A gennaio 2014 è uscito “Il Sentiero”, un altro mio racconto gioco, con Origami Edizioni: in quest’anno ho visto i pro e i contro della pubblicazione con un editore – e, onestamente, i pro battono i contro.
L’autopubblicazione è un esperimento, non lo nego. Mi piace l’idea di avere il controllo assoluto sulla mia opera (che parolone!) e sulla sua distribuzione: sotto questo aspetto, Narcissus semplifica enormemente la vita. Vediamo un po’ come procede “Liberami, disse l’uomo”: nei prossimi mesi deciderò se continuare con questa strada oppure no. Vi terrò informati!”.

In attesa di ricevere sue nuove, eccovi l’ultimo racconto di Davide Bonvicini, “Liberami, disse l’uomo”, disponibile su tutti gli store online nei formati epub, mobi, pdf.

Liberami, disse l'uomo Un mondo perfetto, dove gli abitanti seguono l’unica legge del piacere, da cui solo un uomo è escluso: Cameron K.L.
Una malattia lo rende inabile alla connessione globale, la “liberazione”, e lo costringe a vivere ai margini della società. Le sue speranze sono riposte in Jordan A.U., un medico che gli aveva promesso di aiutarlo. Ma quando questi scompare, Cameron si trova davanti a un bivio: accettare la sua condizione, oppure rischiare tutto per cercare Jordan.
Questa e altre scelte saranno a carico del lettore, che alla fine di ogni paragrafo deciderà come proseguire la vicenda, sino a raggiungere uno dei possibili otto finali. E ogni rilettura svelerà nuove, inquietanti sfaccettature, diverse risposte alla domanda “cos’è la libertà?

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2 risposte

  1. Penso di essere l’unico caso di autore adottato… 😉
    Grazie per la segnalazione e – ovviamente – a sono disposizione di tutti per chiarimenti!

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