Autori 2.0, il mondo di Willo

[..] bisogna distaccarsi dalle regole di mercato e di percezione dell’arte come le abbiamo intese fino ad ora. I cambiamenti tecnologici hanno sempre stravolto il pensiero delle società, e oggi è in corso un grande cambiamento. C’e una battaglia ideologica che si sta combattendo in questi anni, anche se i media ne parlano unilateralmente. La cultura del file-sharing, se non verrà bandita dalle leggi che si moltiplicano ogni giorno, trasformerà la percezione del prodotto mediatico. Se nessuno pagherà più un centesimo per godere di un’opera, non sarà la fine delle correnti creative anzi, sarà l’inizio di una grande rivoluzione artistica.


Quello che avete appena letto è un estratto del Manifesto di Rivoluzione Creativa, una community per creativi nata da una costola di WilloWorld.

Spiegarvi cos’è esattamente il mondo di Willo non è impresa facile. “Willoworld è molto decentrato. Ci sono decine di progetti e migliaia di pagine web” mi spiega il fondatore, Gm Willo.

“Per farsi un’idea di quello che sono riuscito a portare avanti in questi ultimi tre anni ci vorrebbero delle ore. Ho moltissimi progetti in corso. Mi piace inventare sempre nuovi strumenti per esercitarmi a scrivere ed è per questo che ho lanciato i giochi di scrittura creativa come 101 Parole, La Giostra di Dante, Passami la Storia, Epistolaria e via dicendo…”

Ma chi è il misterioso Willo?

“Non mi definisco proprio uno scrittore, anche se scrivo ormai da vent’anni e negli ultimi tre sono riuscito a pubblicare diverse cosine. Non mi definisco uno scrittore perché non credo di avere la capacità di trovare sempre la parola giusta. A mio avviso i veri scrittori sono proprio quelli che riescono sempre a mettere la parola giusta nella frase giusta. Semplicemente io scrivo storie, per questo mi definisco un cantastorie, un narraleggende, ma anche un inventore di mondi, dato che provengo dal genere fantasy e sono stato e sono tuttora un fan del gioco di ruolo. L’appellativo “artista” non lo amo particolarmente e credo che sia ormai anche un po’ obsoleto. In rete esistono i “comunicatori” e io credo di essere uno di questi.

La comunicazione a cui si riferisce Gm Willo è ovviamente quella del Web 2.0, votata alla condivisione a alla partecipazione.

“Lo slancio di ogni comunicatore parte dalla volontà di raggiungere più persone possibile. Tecnicamente internet è il mezzo migliore (anche se poi è più facile essere letti in libreria) ma le cose cambieranno, ne sono certo.

Le pagine di Rivoluzione Creativa sono aperte a tutti e non importa se sei un genio o fai schifo, l’importante è l’impegno, la voglia di creare per conoscersi, per capirsi, per sfogarsi, per riacquistare l’autostima perduta dentro una società sempre più confusa e allo sbando.”

Forse la visione di questo menestrello virtuale è un po’ troppo utopistica, ma certamente votata all’ottimismo; Willo ci tiene a farmi sapere che i tutto quello che fa ci mette una buona dose di positività, un elemento di cui si sente fin troppo la mancanza ultimamente.

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