social writing
Twitter e il futuro della lettura: intervista a Paolo Costa
In questo lavoro ti può capitare di conoscere una redattrice della Egea e scoprire che la casa editrice ha pubblicato un libro in cui sei
[Infografica] Scegliere il social network ideale per pubblicare i propri racconti online
Avete scritto un racconto breve, piacevole, divertente, e volete farlo conoscere al pubblico, subito, magari in un modo alternativo al solito ebook, che vi costerebbe
7 errori che dovreste assolutamente evitare su Wattpad
Il post che segue è stato scritto a quattro mani da Koira91 e Naghree, due autrici di Wattpad, che ad un certo punto si sono
“20Lines il tassello social che mancava”, intervista ad HaperCollins Italia
Quante volte abbiamo detto che editoria tradizionale e sperimentazione digitale non si escludono a vicenda? Ma ci voleva una casa editrice d’oltreoceano per darcene la
“Crave Reading App”, quando Snapchat incontra il romanzo rosa
Sviluppata in collaborazione tra Paragraph e Atria, divisione romance di Simon & Schuster, Crave è una applicazione che tenta di ridefinire l’esperienza di lettura per
Instagram per scrittori: perché promuovere un libro attraverso le immagini può essere una buona idea
Quanto un social network dedicato alle immagini può essere utile a promuovere la parola scritta? In pratica, gli autori dovrebbero o no stare su Instagram?
Perché dovreste creare un account social per i vostri personaggi
Secondo Sandra Beckwith, di Build Book Buzz, il primo vero grande motivo per creare un profilo social per il personaggio di un libro è che
“Hours”, il racconto interattivo su Google Plus
Chi ha detto che quello di Google è solo un social network di fantasmi? Su Google Plus si trovano anche community piuttosto attive di lettori
Dalla scrittura in 140 caratteri alla Twitterattività: Vera Finta Pelle @SocialMakingOf
Qualunque cosa se ne dica, a me Twitter piace proprio, perché può capitare d’imbattersi in account come questo: Storia di un condominio di veri finti
Le 4 “I” dello Storytelling
“Immersione, Interattività, Integrazione e Impatto”. Secondo la società di ricerca e consulenza Latitude, che nel 2013 ha condotto uno studio su 1.107 possessori di smartphone,