“La vita in famiglia è bellissima”, l’ebook che non puoi smettere di condividere su Facebook

Chi li segue lo sa, i Venerandi‘s’ sono noti sui social, non soltanto per il lavoro che svolgono con Quintadicopertina, ma anche il modo particolare che hanno di raccontare il loro quotidiano. Su Facebook sono molto attesi i post che raccontano le avventure di Primogenito, Secondogenito e Terzogenita, alle prese con il mondo, sotto lo sguardo ironico e velatamente commosso dei generatori: “Coloro che hanno generato queste cose che ora vanno in giro a creare turbamento, disordine, rumore, cose”. Scrive Fabrizio Venerandi: “Ecco tre figli possono essere un problema, non è colpa loro, parlano, crescono, prendono spazio, impattano”.

Un impatto che può creare degli inconvenienti, certo…

Vita in famiglia ebook

Ma è un pungolo continuo per la creatività. Così nasce “La vita in famiglia è bellissima (se sai come smettere)”, ebook di Quintadicopertina, che raccoglie e riorganizza per tematiche e protagonisti, i migliori post apparsi su Facebook, e che su Facebook ritornano grazie ai pulsanti di condivisione presenti all’interno delle pagine.

Questa della condivisione, direttamente da e-reader, tecnicamente è una cosa che ePub ancora non consente di fare, è stato necessario studio e passione per le cose apparentemente impossibili, mi ha spiegato Fabrizio:

“È una cosa a cui tenevo. L’avevo vista fare in “Ke amico 6?”, il librogame di Amici, ma in maniera più grossolana, nel senso che veniva condiviso un generico link all’ebook. Invece volevo che su Facebook apparisse proprio la parte di ebook che il lettore stava leggendo, il dialogo o un estratto se troppo lungo. Tecnicamente questo non è possibile farlo in ePub 2, e questa cosa che non si poteva fare mi ha molto intrigato. Le cose che non si possono fare sono sempre le più divertenti, pensa alla Bibbia. Dopo molto studio ho trovato un modo, in pratica su internet, sul sito di Quintadicopertina, c’è una copia intera dell’ebook. Quando dall’ebook si chiede di condividere la pagina che si sta leggendo, l’ebook si collega al suo sosia e chiede di condividere su Facebook la pagina di questo sosia. Essendo identica, il lettore ha l’impressione di condividere la pagina ebook che sta leggendo. Questa cosa del sosia è abbastanza divertente, inizialmente avevo pensato di introdurre dei microcambiamenti nella pagina sosia, in modo che si creassero due ebook simili ma diversi e che quindi le condivisioni rivelassero un secondo ebook nascosto nel primo. Per fortuna ho soprasseduto”.

Che ruolo hanno avuto i lettori nella realizzazione dell’ebook?

Direi molta. Tanti anni fa avevo iniziato a scrivere delle cronache familiari su i.c.m., il newsgroup usenet dedicato ai Macintosh. Si trattava di racconti “a tema informatico”, che fotografavano però delle scene di vita quotidiana svincolandosi anche dal semplice parlare di computer. La serie di “io e cecilia” iniziò a circolare su usenet, veniva copincollata nel blog e poco tempo dopo diventò una rubrica mensile per la rivista Macworld Italia. Quell’esperienza mi insegnò molto sul rispetto che uno scrittore deve avere nei confronti del lettore, sia per ascoltare i commenti che vengono dati ai pezzi, sia per seguirne le condivisioni, le critiche. In poche parole: pensare che stai scrivendo per qualcuno, per un brevissimo periodo di tempo e in quel tempo devi comunicare con il lettore. Se è una comunicazione, avrai anche delle risposte. Questo presupposto è stato alla base delle cose che ho scritto negli ultimi anni su Facebook: cogliere elementi di bellezza quotidiana, familiare e trascriverli per condividerli immediatamente come stato. E poi seguire quello che succede: alcune cose sono sparite, altre hanno preso like, altre hanno avuto condivisioni. Questo feedback mi è servito per capire cosa raccontare e come. I pezzi scelti in “La vita in famiglia è bellissima” sono stati scelti dai lettori, non con qualche sondaggio, ma usando i metadati della risposte ai singoli pezzi.

Vita in famiglia su Facebook

Se tutto nasce e tutto torna a Facebook, gli episodi raccontati vanno oltre il limite delle pagine, hai pensato a un aggiornamento continuo dell’ebook?

Sì, ci ho pensato. D’altronde non è una cosa nuova, con Quintadicopertina abbiamo già realizzato diversi ebook che si aggiornano nel tempo. O anche, con Gianluca Morozzi e Francesca Genti, l’esperienza dell’abbonamento allo scrittore con materiali non conclusi in fase di scrittura. In questo caso, più pragmaticamente, ho preferito chiudere un volume di materiali e vedere che risposta avrei avuto dai lettori. Un like è un like, un acquisto è un impegno più forte per chi legge e mi interessava proprio vedere cosa sarebbe successo nel proporre un “prodotto” finito di materiali che continuavano ancora a essere scritti. Se l’esperimento funzionasse, potrebbe nascere un secondo volume, più che un aggiornamento al primo.

Sviscerati gli aspetti tecnici, ti faccio la domanda che mi ha martellato durante tutta la lettura dell’ebook: ma quanto c’è di vero in quello che racconti?

Un tempo dicevo, “tutto quello che racconto è davvero successo, ma niente è successo come lo racconto”. Non è una sbobinatura, ma ci sono comunque io, Fabrizio Venerandi, anni quarantasei in questo momento, segno zodiacale gemelli, un taglio al tallone sinistro, che mi succedono delle cose, figli mi aggrediscono con abbracci, parole, idee e io mi becco tutto questo. Sono uno scrittore, e quindi quello che mi succede lo scrivo. Questa traduzione, dal mondo reale a quello della comunicazione, è quello che facciamo tutti ogni giorno, ogni messaggio, ogni stato facebook, ogni chat WhatsApp: un continuo tradurre il nostro mondo in narrazione. Quello che leggete è il prodotto di questo millenario lavorio. Ieri incidentalmente leggevo una frase da un ebook scritto un po’ di tempo fa da Isidoro di Siviglia, diceva “l’uso delle lettere fu introdotto al fine di favorire il ricordo delle cose: queste ultime, infatti, vengono trattenute mediante le lettere per evitare che svaniscano nell’oblio, dal momento che, dinanzi alla loro grande varietà, non sarebbe stato possibile apprenderle tutte attraverso l’ascolto o custodirle tutte nella memoria”. Ecco, oggi è il contrario, le lettere servono per creare confusione, per sommergerci di contenuti, di informazioni che non riusciamo a contenere, ci sono algoritmi che lo fanno per noi. Noi stessi mentre soccombiamo ne generiamo ancora e ancora. Circoscrivere la propria narrazione in un ebook significa tornare a questo stato di protezione, evitare che quello che raccontiamo, quindi quello che ci è successo nel mondo reale, svanisca nell’oblio.

“La vita in famiglia è bellissima (se sai come smettere)”

La_vita_in_famigliaQuindi ho dei figli, non so se avete presente. Stiamo parlando di figli generici, roba che odora, che parla, che sbava, che parla ancora, che fa cose, che crea problemi, che prova a risolverli. Macchia le cose che ha intorno. Le guasta e poi ne crea di nuove. Evolve.
(…)
Sembra normale, sembra che possa durare per sempre. E invece non è normale, non dura per sempre e va colto, preso, scritto, condiviso. Poi non ci sarà più e sarà qualcosa a cui non sapremo come rimediare. Prendete, quindi, e mangiatene tutti.

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