Come scrivere un romanzo ipertestuale, 2a lezione di Chinalski

Eccoci giunti, dunque, al termine delle sessioni su questa nuova ed appasionante forma di scrittura. Nella sua ultima lezione Chinalski ci lascia un elenco dettagliato degli strumenti utili per scrivere un romanzo ipertestuale. Una sorta di cassetta degli attrezzi che non deve mai mancare ad un corso di scrittura che si rispetti.

I LINK

Quanti tipi diversi link possono esserci in un romanzo ipertestuale? Al momento ne ho individuati sette, ma a questi potrebbero aggiungersene altri:

  • un link può cambiare punto di vista del narratore;
  • aggiungere informazioni a una storia principale;
  • spostare la narrazione a una storia diversa;
  • aggiungere informazioni che contribuiranno a formare la storia totale;
  • realizzare un salto nel tempo o nello spazio;
  • permettere una scelta al lettore;
  • aggiungere informazioni vaghe a cui il lettore dovrà dare un significato;

CARATTERISTICHE

Quali caratteristiche deve avere una storia ipertestuale che utilizzi link appartenenti a uno dei tipi sopra elencati per risultare interessante dal punto di vista narrativo? Una risposta a questa domanda poteva essere tentata, ma era poi necessario verificarne la correttezza con dei veri testi e dei veri lettori.

OBIETTIVI

Verificare l’efficacia e il modo con cui poteva essere utilizzato ogni tipo di link. Inoltre, e specialmente, provare se un romanzo ipertestuale sarebbe potuto diventare qualcosa di godibile quanto un romanzo normale.

L’UOMO SENZA CAPPELLO E LA DONNA CON LE SCARPE GRIGIE

Per fare ciò ho deciso di scrivere un breve racconto per ogni tipo di link, scegliendo una storia che si adattasse alle possibilità narrative offerte dal tipo di link utilizzato. Questo, ho pensato, era il solo modo per verificare quanto il meccanismo dei link, delle hotword e delle pagine sarebbe potuto essere funzionale a una storia e, in qualche modo, accettato come naturale, oppure, all’opposto, per verificare che la struttura un po’ cervellotica dei romanzi ipertestuali risulta comunque così ingombrante da appesantire qualcosa di così delicato e impalpabile come è la narrazione di una storia.

Il primo, e al momento unico, tentativo è stato realizzato nel modo che mi era sembrato il più semplice: i link aggiungono informazioni alla storia narrata. La storia era quindi narrata in modo lineare e conteneva al suo interno delle hotword che portavano ognuna a una ulteriore pagina accessoria che aggiungeva ulteriori informazioni alla storia principale.
Queste pagine accessorie potevano essere delle descrizioni, delle narrazioni di fatti passati o comunque non menzionati nella storia principale, e avevo deciso che dovevano, per risultare interessanti, fornire una visione diversa della storia da come si poteva ottenere leggendo unicamente le pagine della storia principale. Il racconto si intitola L’uomo senza cappello e la donna con le scarpe grigie e lo potete leggere gratuitamente sul mio sito.

Tralasciando la qualità della scrittura e della storia, che eviterei di discutere, i commenti che ho ricevuto dai lettori relativamente alla resa del racconto tramite ipertesto sono stati incoraggianti. Le persone che l’hanno letto (molti sul PC, pochi su un lettore di ebook) hanno trovato naturale passare dalla storia centrale alle descrizioni, quasi come fossero delle note a fondo pagina oppure delle lunghe parentesi. Ciò penso sia dovuto alle dimensioni volutamente ridotte delle pagine accessorie, inoltre la lettura è facilitata dalla struttura semplice dell’ipertesto: non è possibile perdersi all’interno del romanzo per lo scarso numero di link. Per contro, l’ipertestualità era per scelta ancora poco spinta, e tutto sommato la stessa narrazione avrebbe potuto essere realizzata con un testo normale, specialmente considerando che difficilmente un lettore interessato alla storia potrebbe decidere di non leggere un capitolo, anche se accessorio.

COME SI SCRIVE UN ROMANZO IPERTESTUALE?

Non credo che sia molto diverso dallo scrivere un racconto o un romanzo normale. Forse la difficoltà maggiore sta nel trovare una trama che ben si adatti al tipo di romanzo ipertestuale. O forse, meglio ancora: se la trama e il modo in cui si vuole narrare una storia si adatta bene all’ipertesto e all’utilizzo dei link di un certo tipo, allora è giusto scrivere un romanzo ipertestuale. Se questa combinazione non avviene consiglio di scrivere un romanzo sequenziale, perché sarebbe dannoso scrivere un romanzo ipertestuale “a prescindere”, solo perché è di moda o perché è moderno. Non dobbiamo mai dimenticarci che il romanzo ipertestuale deve essere il mezzo, e non il fine: il fine è la storia e la soddisfazione del lettore.

Grazie a tutti per l’attenzione che mi avete concesso, a presto.

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