Capire il senso della nostra “Strada”

Se credete nell’approssimarsi imminente della fine del mondo, non leggete questo libro. Se temete le calamità naturali, se vi spaventano i film dagli scenari post-apocalittici del genere “The Day after Tomorrow” o “28 Giorni Dopo”, allora non leggete questo libro.

La storia di un uomo e di suo figlio che si aggirano per un mondo devastato, ridotto ad un cumulo di macerie, trascinandosi dietro un carrello alla ricerca delle poche provviste rimaste sulla faccia della Terra, vi metterà addosso un’angoscia indicibile.

Ma ridurre il romanzo “La Strada” di Cormac McCarthy a mero monito per come stiamo riducendo il nostro pianeta sarebbe a dir poco riduttivo. C’è qualcosa di più nelle pagine del libro di McCarthy, c’è il voler tentare di capire il significato stesso della vita.

Lo fa attraverso le parole del bambino, che si sforza di dare un senso a ciò che tutti i giorni è costretto ad affrontare. Il suo domandarsi se esista un Dio, se altre persone oltre a lui e a suo padre siano sopravvissute, vivano bene, magari da qualche altra parte del mondo, magari anche su un altro pianeta, ci fa stringere il cuore, soprattutto a fronte dell’impossibilità di riuscire a dargli una risposta che sia rassicurante, come spesso si fa con i bambini.

Chi almeno una volta nelle vita non si è posto le fatidiche domande: chi siamo e cosa ci facciamo qui? Infondo, tutti nella realtà non facciamo altro che trascinarci dietro il nostro carrello pieno di provviste, progetti, impegni, consapevoli che, alla fine, ciò che ci aspetta dietro l’angolo è solo la morte. Non sappiamo quando né perchè, ma sappiamo che è così. E se vostro figlio vi chiedesse il senso di tutto ciò, sapreste rispondergli?

Vi avevo avvertito La Strada non è un libro rassicurante, ma è un magnifico libro. Chiunque voglia fare lo scrittore dovrebbe leggerlo per apprendere come si fa a creare una storia avendo soltanto due personaggi che devono interagire con un mondo desolato. Solo un grande scrittore può esserne capace e farti appassionare a dettegli come una lattina di Coca-Cola rimasta intatta.

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De resto, solo un grande scrittore può essere capace di dire: “Qualunque cosa che non ti occupi anni interi della vita e non ti spinga al suicidio mi sembra che sia qualcosa che non vale la pena”.

Leggi un estratto de “La Strada” sul canale video di Storia Continua.

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