Pubblicare con Amazon, una libertà che si paga

Nella prima parte della guida su come pubblicare un ebook con Amazon, ci siamo soffermati sugli aspetti pratici dell’utilizzo del Kindle Direct Publishing. Oggi, sempre grazie al supporto di Giuseppe Lazzaro Bonura, uno dei primi scrittori italiani indipendenti a vendere libri su Kindle Store, vogliamo approfondire una questione altrettanto importante, se non fondamentale per il successo di un libro auto-pubblicato, ossia, decidere il prezzo di vendita.

Come dimostrano gli esempi citati all’inizio della nostra guida, il prezzo deve essere il più basso possibile, “ad un pelo dal distruggere del tutto l’amor proprio dell’autore”, aggiunge Giuseppe L. Tra l’altro anche se si volesse fare non è possibile mettere sulla piattaforma di Amazon ebook gratis, si deve decidere un prezzo anche minimo e le tasse ci sono comunque.

Amazon durante la registrazione chiede il metodo di pagamento – bonifico elettronico o assegno – per chi è titolare di un conto bancario ogni 10 euro di ricavato viene effettuato un bonifico, per gli assegni la soglia è 100 euro. Se si vende all’interno dei territori coperti dal circuito Amazon l’autore riceve il 70% del prezzo di copertina, altrimenti solo il 35%.

Tra l’altro i prezzi degli ebook sono gonfiati dalle tasse. Per esempio, i miei ebook sono in vendita a 7.48 dollari, ma il prezzo deciso da me è 4,50 dollari, in pratica se un qualcuno compra un mio ebook a me vanno solo 1,58 dollari, cioè un euro e 12 centesimi circa a fronte di circa 5 euro del prezzo di copertina. Ho calcolato che la villa con piscina sulla collina di Hollywood di questo passo la potrò comprare nel 5463, forse.

Bisogna tenere presente che il mercato degli ebook in Italia è praticamente stagnante, ci sono pochi e-reader in giro, troppe piattaforme che fanno confusione con i loro mille formati e c’è la cattiva abitudine dei lettori di acquistare solo scritti di autori famosi per evitare sorprese o tutto ciò che si trova gratis. C’è una specie di guerra in corso e se non si è di madre lingua inglese o non ci si fa tradurre in inglese non esistono molte possibilità di vendita, a meno che non si sia veramente bravi o si abbia molta fortuna o tutte e due le cose.

Devo dire che per auto-pubblicarsi ci vuole un po’ di coraggio. Io un paio di anni fa sono stato pubblicato da un editore in carne e ossa, non è stata una bella esperienza anche se i libri sono andati tutti venduti, ma mi ha insegnato molte piccole cose che riguardano l’impaginazione e la correzione dei testi, in oltre mi ha dato una relativa tranquillità il fatto che quello che scrivo non ha suscitato orrore nei lettori e questo mi ha dato coraggio. Ho deciso comunque dopo quell’esperienza editoriale di auto-pubblicarmi evitando gli editori tradizionali perché secondo me a meno che non si tratti di grossi editori non vale davvero la pena di mollare i propri lavori solo per fare qualche presentazione e mettere qualche dedica sui libri.

Amazon è stata una scelta obbligata – non mi paga per dire questo – ma la sua diffusione a livello mondiale e il numero di e-reader venduti oltre che la rassicurante scelta di utilizzare DRM su formato MOBI mi è sembrata più lineare. Oltre a queste considerazioni tecniche, sono stato spinto alla scelta di pubblicare su quella che forse al momento in Italia è la meno amata piattaforma di vendita online anche dal fatto che a quanto pare l’auto-pubblicazione intesa come rapporto scrittore-computer-server di vendita online in Italia sembra non essere contemplata, cosa che anche se non condivido posso capire.

In qualche modo auto-pubblicarsi è qualcosa di simile a sedersi su una sedia al centro di un circolo di lettori che potrebbero farti a pezzi facilmente per la mancanza del classico editore che altrimenti si prenderebbe tutta la colpa di aver pubblicato un testo privo di qualsiasi valore. Ma la filosofia di Amazon si basa sul rischio e sull’idea di libertà e come sempre la libertà si paga.

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16 risposte

  1. salve sono uno scrittore emergente il 14 luglio 2021 ho pubblicato il mio primo racconto”IL POSTINO DI RICCIONE”in 10 giorni ho superato le mie prime 60 copie vendute ,mi chiedo dal punto di vista fiscale devo aprire una partita iva per autori oppure devo solo fare la dichiarazione dei redditi in persona fisica?ma amazon quando rilascia qualcosa di scritto sui contratti di vendita dei libri?se c’è qualcuno in grado di aiutarmi perchè su kdp non si capisce molto in materia

    1. Ciao, complimenti per i tuoi risultati. Non sono un’esperta di fiscalità ma per quanto è a mia conoscenza i diritti d’autore non sono soggetti all’obbligo di partita Iva. Se fai già la dichiarazione dei redditi, puoi inserire i guadagni in “altri redditi”. Ma per maggior sicurezza direi di rivolgerti a un professionista.

  2. Incredibilmente… niente. Vedi Sonia, scrivo perchè mi piace il genere fantascienza, ho letto di tutto e di più, autori sconosciuti, famosi, visto tutti i film anche scarsi, insomma fin da piccola amavo fantasticare su catastrofi e visto che non trovavo più niente da leggere che mi soddisfava, mi sono detta e se scrivessi ciò che mi piacerebbe leggere. Detto, fatto. Per carità non ho pretese di farne dei bestseller, mi piace solo immaginare dei fatti e per il tempo che li scrivo il mio mondo non esiste più,esiste solo il mondo che sto immaginando. Non so se riesci a capirmi. Ciao Cinzia

  3. Ciao, mi chiamo Cinzia e concordo con quello che hai scritto su Amazon. Io ho pubblicato un paio di romanzi sul genere apocalittico-horror in formato ebook sulla piattaforma Amazon in italiano, mea culpa non so l’inglese, però, l’ho fatto più che altro perchè mi piace il genere, anche se considero già fantascienza guadagnare scrivendo ebook. Poi hai ragione sul fatto che gli italiani leggono poco, salvo eccezioni e prediligono il gratis. Non mi aspetto di diventare ne ricca, ne famosa, ma visto che c’è un opportunità che anni fa sarebbe stata impensabile… perchè non osare. Ciao Cinzia

  4. Mi sembra strano, come mai non è nei territori coperti se è italiano? Da Amazon risulta questo:

    https://kdp.amazon.com/self-publishing/signin?ie=UTF8&language=it_IT
    Guadagna il 70% di royalty. Disponibile ai clienti negli USA, Cànada, Gran Bretagna, Germania, India, Francia, Italia, Spagna, Giappone, Brasile e molti di più.

    E poi, altra domanda: ma quanto si paga per vendere? Ho letto nelle FAQ di Amazon della sezione “Vendere” che si devon pagare 39 euro fissi di abbonamento se fai più di 40 vendite al mese, ma è riferito anche a eventuali 40 vendite di uno stesso ebook, o si riferisce solo a vendita di oggetti? Vi linko la FAQ:

    http://www.amazon.it/b/ref=topnav_sell?ie=UTF8&node=2383617031
    Il piano perfetto per vendere più di 40 articoli al mese
    Il prezzo più vantaggioso per grandi volumi di vendite
    39 EUR al mese per l’abbonamento + commissioni sull’articolo (IVA esclusa)

    1. Ciao Sofia,
      è come dici tu, adesso che Amazon è anche in Italia, la percentuale spettante agli autori è del 70%. Devi fare riferimento al Kindle Direct Publishing, che riguarda solo i libri, non il negozio per la vendita di merci.
      Spero di esserti stata utile.

  5. Pingback: Pubblicare con Amazon, una libertà che si paga | Storia Continua | Micronovels, Scrivere, Narrare, Raccontare: su blog e ovunque, | Scoop.it
  6. Capisco, si pensavo la stessa cosa, chiedevo infatti se vale anche per ricevere i pagamenti, ma non riesco a trovare Kindle Direct Publishing un punto dove poter guardare.
    Sapreste indicarmi un contatto che saprebbe guidarmi? ho provato a cercare Giuseppe L. sennò dovrò aprire un conto.
    Grazie per l’attenzione e scusa se sono insistente, è che sono inesperta su certe piattaforme.

  7. Dovresti andare su Kindle Direct Publishing, perché il link che riporti tu fa riferimento ai metodi per pagare i prodotti comprati su Amazon e non per ricevere i pagamenti dopo aver pubblicato un libro.

  8. Salve,
    mi chiamo Tea, vorrei costruire l’ebook del mio libro, ho fatto l’iscrizione, ma non riesco a trovare il punto dove caricare il file, a meno che non sia un passaggio che segue dopo i dati. Inoltre vorrei sapere se è valido invece del con in banca , il post pay.
    Grazie
    Anna Tea

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