Come orientarsi nella scelta di un e-book reader

Ieri abbiamo dato ampio spazio all’iniziativa Canone di Simplicissimus Book Farm, che ha l’obiettivo di stabilire degli standard di qualità per libri e lettori digitali. Attraverso l’analisi dei dati rilevati da Canone, abbiamo compreso che i margini di migliramento sono ancora moltissimi, certo, ma quali nel dettaglio?

Per rispondere prendo spunto da uno dei contributi sui quali si baseranno i dibattiti in programma per “IfBookThen”, conferenza internazionale sul futuro dell’editoria organizzata da BookRepublic, il 3 Febbraio a Milano.

Si tratta della “Lista dei difetti degli ereader (per consumatori, editor, editori e designer perspicaci)” stilata dallo scrittore, book designer e developer, Craig Mod. Una serie di considerazioni da tenere ben presenti durante la scelta del vostro lettore digitale:

Sto leggendo del testo? Se il testo nel tuo ereader non è testo ma al contrario un’immagine (.jpeg, .png, etc) allora, per la miseria, il tuo ereader ha un difetto.

Il mio ereader rende il testo meno accessibile per chi ha problemi di vista? Se è così, mi dispiace amico, il tuo software ha un difetto (ed è una testa di cazzo).

Puoi copiare il testo? Se non puoi, il tuo software ha un difetto.

Puoi ridimensionare il testo? No? Difetto. (Vedi alla voce “accessibilità”).

Hai una pubblicazione ricca di testo come “The New Yorker”? Ogni singolo numero della tua rivista è inutilmente pesante (500mb e oltre al mese)? Difetto e sciatteria.

L’esportazione in PDF del tuo contenuto porta a un’esperienza di lettura sostanzialmente simile a quella del tuo ereader? Un PDF probabilmente sarebbe addirittura meglio (zoom, ricercabilità, vero testo)? Allora il tuo ereader è afflitto da confusione oltre che avere un difetto.

La lettura di quel contenuto in un browser, con dei buoni margini e dimensioni di carattere appropriate, sarebbe un’esperienza migliore, più accessibile, più dinamica? Se è così, perché quel contenuto non è distribuito in quel modo?

Esiste un modo in cui puoi fare facilmente riferimento al tuo contenuto all’interno del tuo ereader (URL, etc)? parametro sempre più importante nella nostra esperienza di lettura.

Finché questi aspetti non miglioreranno, continuerò a leggere quei favolosi lunghi articoli del New Yorker via Instapaper, grazie.

Cosa cercate voi in un ereader?

Per scoprirlo seguiremo ancora i contributi di IfBookThen, grazie al live tweet della rivista Finzioni.

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