Quanto si può guadagnare pubblicando un libro con il self-publishing

Tempo fa realizzai un’intervista con alcuni scrittori indipendenti per capire se con il self-publishing è davvero possibile guadagnare. Nessuno mi ha rivelato le cifre, ma è stato chiaro fin da subito che l’autopubblicazione è il trampolino verso il raggiungimento di un obiettivo più ampio: alcuni mirano a farsi notare dalle case editrici tradizionali, altri a monetizzare il loro sito web, altri ancora a far emergere le proprie competenze nell’ambito dell’editoria digitale. Se ne può dedurre che il self-publishing è una forma di imprenditoria e come tale ha dei costi da cui ogni buon imprenditore deve provare a rientrare, se non vuole invece intraprendere la strada verso il fallimento.

Perciò, come direbbero gli americani, let’s do the math!

Basandoci sui costi individuati nel precedente post, per pubblicare un ebook si può spendere in media fino ai 400 euro, calcolando servizi di editing, copertina, Isbn quando non fornito gratuitamente. Al prezzo dell’ebook vanno aggiunte le percentuali sui diritti trattenute dalla piattaforma di self-publishing (circa 40%) e l’Iva al 4%; al libro cartaceo vanno aggiunti i costi di stampa e spedizione.

Il problema con il self-publishing è l’impossibilità di impostare prezzi troppo alti per un mercato considerato appannaggio di dilettanti allo sbaraglio. Quindi, per sperare di guadagnare con un ebook, meglio non superare la soglia dei 4,99 euro come prezzo di vendita. L’ideale secondo Smashwords sarebbe 3,99 euro.

which-price-point-yields-the-greatest-earnings

Se si vogliono guadagnare almeno 2 euro anche dalla vendita di ogni copia cartacea bisogna spingersi oltre i 13 euro. Significa che per rientrare delle spese si devono vendere almeno tra le 160 – 200 copie di un libro, in entrambe le versioni, ebook e cartaceo.

Il lato positivo è che non esiste un limite di tempo per riuscire a raggiungere la soglia di vendite necessaria, visto che gli autopubblicati non vanno fuori stampa. Inoltre, i guadagni ottenuti possono essere reinvestiti nella pubblicazione di altri titoli, in modo da potersi creare un catalogo che offra differenti punti di prezzo, che giochino in favore della promozione.

Anche partendo da una modesta base di fan, secondo alcuni calcoli si potrebbero arrivare a guadagnare cifre a 3 zeri scrivendo una serie di racconti, intorno alle 25mila parole, e impostando una royalty del 70% su ogni titolo.

Indie Math - Guide Self Publishing e scrittura online | Storia Continua

Oltre il prezzo

Serialità e generi di nicchia, sono un mix esplosivo per il self-publishing: gli ebook di genere, a puntate, creano attesa e si posizionano meglio per specifiche parole chiave. E’ come se parlassero la stessa lingua degli algoritmi di ricerca delle librerie online, quelli che ti informano “chi ha letto questo libro ha letto anche…”. E’ lì che bisogna puntare, più che alle classifiche, per rendersi visibili agli occhi dei lettori e studiando un po’ i report di vendita forniti dalle piattaforme di self-publishing, un autore è benissimo in grado di individuare quale sia il proprio store di punta per lavorare di ottimizzazione.

Principali librerie online in Italia
dall’Infografica “Self-publishing: costi e guadagni”. Dove gli italiani acquistano più libri.

Prendendo come riferimento una pagina di vendita ebook su Amazon, l’occhio scorre su Copertina, Prezzo, Titolo e Sinossi. A seguire, i contenuti simili, e solo scorrendo la pagina, viene mostrata la posizione nelle varie classifiche di genere. Anche se, più sarà specifica la categoria scelta e maggiori possibilità avrà il libro di essere visto.

Con l’arrivo del programma Kindle Select, poi, con le sue promozioni e pagamenti per pagine lette, si sta assistendo a una sorta di anomalia. Come riporta Written World Media, se prima gli autori dovevano decidere tra il vendere un sacco di copie a 0,99 € per farsi conoscere, o massimizzare invece i guadagni per ebook superando la soglia dei 3,99 €, oggi chi cede l’esclusiva ad Amazon può raggiungere entrambi gli obiettivi.

Gli autori iscritti a KDP Select vedono un aumento del numero di pagine lette quando eseguono una promozione. In media, gli autori registrano un picco nel KENP di 1300 letture nei giorni della promozione, che aumentano nelle settimane successive alla promozione. Con l’attuale importo di pagamento per pagina pari a $ 0,0045, si tratta di ulteriori $ 5,85 di guadagni al giorno che un autore guadagna dalla promozione. Molti autori hanno riferito di aver raddoppiato i guadagni ottenuti dalle vendite dirette con il pagamento ricevuto tramite il fondo globale.

Chiaramente le promozioni su Amazon hanno una durata limitata di 5 giorni per ogni trimestre di rinnovo dell’iscrizione a Select. Ma riportando il tutto alla dimensione della serialità, ancora una volta le cifre si fanno interessanti. Senza contare che un lettore conquistato al primo episodio vorrà acquistare anche i successivi.

Stima del pubblico

Per riuscire a fare un calcolo approssimativo delle copie che potrebbe vendere il vostro libro in base ai possibili lettori interessati, potreste pensare di utilizzare gli strumenti di Facebook Ads e in particolare quelli per la Targetizzazione del pubblico. Ho fatto un piccolo esperimento per un ipotetico titolo rosa, indirizzato a donne tra i 16 e 25 anni, in “una relazione complicata”.

Facebook Ads - target pubblico

Provate anche voi, restringendo il campione il più possibile (più di quanto abbia fatto io) e moltiplicate il valore ottenuto per il prezzo del libro (al netto delle spese); il risultato è quanto potreste guadagnare pubblicando un libro con il self-publishing. O almeno, puntando alla luna potreste sempre finire per vagabondare tra le stelle.

Hai bisogno di aiuto per pubblicare il tuo libro online?

Chiedi una consulenza gratuita diretta. Assistenza editoriale h24: tu pensa solo a scrivere, al resto pensiamo noi!

Pensi che possa essere utile a un amico? Condividi!

5 risposte

  1. Articolo interessantissimo, condivido in gran parte le considerazioni anche se bisogna dire che una stima di 400 euro di ‘investimento’ potrebbe scoraggiare gli autori indipendenti che si avvicinano per la prima volta attivamente al self-publishing, e pensano (a ragione) che si possa fare anche tutto senza spendere un solo euro, a parte ovviamente la copia cartacea ‘di prova’ nel caso della versione a stampa. Da un punto di vista generale, da self-publisher di lungo corso (mi auto-pubblico ormai da quasi cinque anni, anche se a periodi alterni di attività) posso confermare che si guadagna, ma solo sui numeri (quantità dei titoli) e solo basando la scelta delle pubblicazioni su strategie di mercato e impegnandosi a promuovere i titoli pubblicati nel tempo. Da autore non-indipendente, nel senso che pubblico anche con un editore tradizionale, posso però anche dire che c’è una sproporzione notevole fra i proventi da self-publishing e quelli derivati da un titolo che, invece, viene distribuito in libreria e promosso in vari modi da un editore vero e proprio.

      1. Nel senso che si guadagna di più con l’editore tradizionale, se è un editore di quelli ‘storici’, ovviamente. La differenza è data dalla maggiore visibilità grazie alla distribuzione nelle librerie, sui cataloghi, nelle newsletter e così via. Inoltre, nell’articolo non si tiene conto della scarsa propensione alla lettura degli italiani, dove la sproporzione invece fra aspirati autori e aspiranti (o effettivi) lettori, purtroppo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe interessarti anche:

Unisciti agli Scrittori dell'Era Digitale

eBook & Media Kit

Scopri i segreti per lanciarti alla grande con il tuo libro online, 25 pagine e schemi da usare subito per:

  • prepararti a pubblicare al meglio
  • trovare i tuoi lettori sul Web
  • ottenere attenzione e recensioni